Regia di Julie Anne Robinson vedi scheda film
Non è tanto per il fatto che la protagonista sia Miley Cyrus o che il soggetto sia tratto da Nicholas Sparks, è che di questi teen-movie non se ne può proprio più. Tutti uguali, tutti estremamente prevedibili, tutti inequivocabilmente melensi e atti a strappare qualche lacrimuccia facendo leva su argomentazioni abusate ma scaltramente rodate. Ragazzina ribelle che per l'estate viene mandata con il fratellino a casa di quello che è sempre stato un papà assente. Già qui si affoga nel già visto ma andando avanti si peggiora visto che, guarda caso, quest' ultimo vive in riva ad una spiaggia in una piccola località di provincia dove la protagonista incontra nientepopodimenochè l'amore della sua vita e lentamente si riappacifica con il mondo ma non prima di aver fatto i conti con delusioni varie e con l' improvvisa malattia del padre con il quale, nel frattempo, si è ovviamente riappacificata. Neanche a dirlo, tutto si svolge nel più canonico dei modi, senza alcun tipo di sussulto o variazione sul tipico canovaccio del genere. Regia anonima, così come lo sono, ambientazione, colonna sonora e personaggi, tutti prigionieri dei più elementari clichè (incluso quello di Greg Kinnear che purtroppo non si salva nonostante il mestiere). Ci sarebbe poi da dire che la nostra Hannah Montana qui è anche un piccolo genio musicale incompreso e che il suo boyfriend (il fratello minore di Chris "Thor" Hemsworth) se ne accorge sentendola canticchiare she will be loved dei Maroon 5. Anche per questo rendiamo grazie al proliferare di insulsi reality musicali in tutto il mondo, è merito loro se al giorno d'oggi il concetto di talento è decisamente sopravvalutato.
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