Regia di Noah Baumbach vedi scheda film
Un rockettaro fallito, diventato falegname per sopravvivere e reduce da una clinica psichiatrica, torna da New York a Los Angeles per custodire la casa del fratello ricco, in vacanza con la famiglia in Vietnam (!), e per costruire una cuccia per il cane (!!): ritrova l’ex amico, l’ex fidanzata e soprattutto conosce la giovane colf al servizio del fratello, anche lei non poco incasinata. Tipico esemplare del filone “commediola amarognola ma in fondo consolatoria per intellettuali sfigati”: se non si pretende il livello di un Allen (ovvio referente, soprattutto per la contrapposizione fra costa est e costa ovest) e ci si accontenta di una versione adulta di La mia vita a Garden State, è un film potabile, ma è tutta roba già vista e stravista; abbastanza curioso finché si tratta di definire i personaggi (che non fanno nulla per rendersi simpatici), annaspa quando tenta di impostare una vicenda plausibile e interessante.
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