Regia di Noah Baumbach vedi scheda film
roger ha avuto un grave problema di depressione profonda e s'è fatto un periodo in ospedale. ne esce e da new york va a stare nella casa del fratello a los angeles mentre con la famiglia è in vacanza in vietnam. roger aveva tutti gli amici a l.a. ma adesso nessuno a parte beth, sua ex, e ivan lo vogliono vedere. oppure se lo vedono lo trattano con distacco, come fosse uno sconosciuto, se non vomitargli addosso rancorosi ricordi del passato remoto. roger inizia e intrattiene una relazione sessuale con florence, la baby sitter e dog sitter del fratello. ma qualcosa non va. oltre ad essere appena uscito dall'ospedale, roger cerca ossessivamente di recuperare una vita dal proprio passato. ma è come se dal passato e dai suoi coetanei non si possa avere assolutamente più nulla. una barriera li divide, una barriera dovuta a rancori mai sopiti o semplicemente a cambi di direzione di vita. e allora tutto il suo essere così terribilmente fragile ed insicuro, un pò come quei fantocci che si muovono gonfiati dall'aria, alla fine risulta troppo facilmente risolvibile con un prevedibile e fiacco finale. buona la performance di stiller che si destreggia bene in quasi due ore di presenza fissa davanti la telecamera, e buona anche la performance di ifans e dell'inedita gerwig.
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