Regia di Louis Leterrier vedi scheda film
Povera mitologia classica, nemmeno lei si è salvata dalla macchina tritatutto e sputasoldi di Hollywood, ridotta a mero intrattenimento commerciale per giovani coatti schiavi del machismo e della superficialità degli anni duemila. Non le hanno lasciato nulla, né il fascino mitico dell'ambientazione arcadica, né la poeticità dell'epica che le apparteneva. Con una fotografia tendente a colori terrosi e/o ferrosi e una regia più adatta a uno spot pubblicitario della Volkswagen che a un lungometraggio con una ragion d'essere (per non parlare di una sceneggiatura piatta, ignorante e che fa apparire il mito greco come un Fast & Furious ambientato nell'antica Grecia, regalando ai personaggi lo stesso spessore psicologico di una sogliola. Viene da chiedersi quanto siano stati pagati Neeson e Fiennes per questa marchetta), "Scontro fra titani" è ciò che le generazioni attuali meritano (e vogliono): una perfetta cortina di fumo, talmente densa da mandarli così in botta da dimenticare entro la mattina dopo ciò che hanno visto (e sentito). E non chiedetegli perché: a loro piace così. E la vita continua.
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