Regia di Matthew Vaughn vedi scheda film
"Politicamente scorretto" è il miglior commento che possa dare a "Kick-Ass". Grandissimo successo di pubblico e di critica il film, dal soggetto di Mark Millar - autore dell'omonimo fumetto - è tutt'ora, nonostante siano passati quasi dieci anni dalla sua uscita, un cult da vedere assolutamente e un'opera che non si smentisce per niente nella sua dura critica sociale messa in atto tramite due tipi di violenza, fisica e verbale, che ne fanno da protagonisti. L'ironia molto cupa, tanto da essere assimilata al black humour, caratterizza un tratto evidente del film, ovvero la cultura della cultura pop stessa (pardon per il gioco di parole). Quest'opera terza del regista londinese Matthew Vaughn è così bella esteticamente che riesce quasi a sfiorare la concezione, prettamente personale, di film perfetto sul mondo supereroistico. La pellicola non ha nulla da invidiare alla cinematografia Marvel/Dc: il motivo principale, a parer mio, è la dimostrazione di una regia padroneggiata come si deve. Sembrerà strano, ma il modo di dirigere di Vaughn mi ha ricordato tantissimo quello del suo concittadino Edgar Wright, il quale aveva già dimostrato le sue eccellenti potenzialità registiche in ben tre lungometraggi di successo e di critica quali i primi due film de "La Trilogia del Cornetto" - "L'Alba dei Morti Dementi" e "Hot Fuzz" e l'allora appena uscito (o forse doveva ancora uscire, non saprei)" Scott Pilgrim VS. The World". La più bella particolarità di "Kick-Ass" è l'incredibile cast di cui è composto: un giovane Aaron Taylor-Johnson che interpreta il protagonista Dave Lizewski alias Kick Ass - un tipico nerd di fumetti a cui viene l'ispirazione per diventare il paladino della giustizia di New York - uno stupefacente Nicolas Cage che interpreta Damon Macready alias Big Daddy - un ex poliziotto che, per via di una sorta di ricatto, viene sbattuto in galera per un atto che non ha commesso ed è costretto a lasciare la figlia Mindy appena nata, quale vedrà soltanto all'età di cinque anni - Mindy, alias Hit Girl, interpretata da una giovanissima Chloë Grace Moretz e che vanta il suo miglior ruolo da co-protagonista fino ad ora, il villain Frank d'Amico interpretato da un perfetto Mark Strong - quale, all'ascesa di Kick-Ass, decide di fare in tutti i modi per distruggere definitivamente i supereroi, facendo vedere al mondo quanto essi siano inutili alla società - accompagnato da Chris alias Red Mist, ovvero il figlio, interpretato da Christopher Mintz-Plasse. Oltre alla magnificenza della regia e del cast, il film è accompagnato da un montaggio psichedelico e talvolta fuori da ogni limite e da una colonna sonora adatta al contesto supereroistico.
Grande pellicola!
9.
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