Regia di Matthew Vaughn vedi scheda film
Adattamento dell’omonima miniserie Marvel di Mark Millar e John Romita Jr., Kick-Ass porta il mito del supereroe nel mondo reale. O almeno così si presenta il fumetto, per poi rivelare che i supereroi in realtà sono già tra noi. Il film di Matthew Vaughn è meno interessato a colpi di scena sensazionali e racconta da subito due storie. Dave, nerd che per stare con una ragazza fa credere di essere gay, si improvvisa supereroe finendo all’ospedale ma divenendo un fenomeno sui social network. Hit-Girl è invece una ragazzina di undici anni che combatte a fianco del padre Big Daddy contro il mafioso Frank D’Amico. Piccola e letale, entra in azione accompagnata dall’allegra The Tra La La Song dei Banana Splits e dissemina la stanza di arti di criminali amputati a colpi di katana. Scena memorabile, esilarante nella sua follia e giudicata irresponsabile da parte della critica. Comunque la si pensi, rimane il momento più efficace di Kick-Ass, che nel suo unire grottesco e violenza caricaturale va preso come un divertissement tra pulp e cartoon. A partire da Nicolas Cage una volta tanto davvero convincente, soprattutto in lingua originale dove imita la parlata di Adam West, ossia lo storico Batman televisivo. Nel mentre la realtà ha agguantato la fantasia: cercate su Internet «Real Life Superhero» e vedrete.
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