Regia di Matthew Vaughn vedi scheda film
Coraggiosa incursione nel mondo dei supereroi condida da licenze varie ed azzecatissime che offrono uno spettacolo inaspettato, non certo affine a tutti i palati (qualcuno potrebbe dire che sia inadeguato e fuori luogo), ma sorprendente per come è stato ideato e soprattutto sviluppato con alcune folate improvvise in grado di lasciare impietriti e divertiti.
Dave (Aaron Johnson) è un nerd che decide di diventare un supereroe, pur senza alcun potere, per uscire dall’anonimato che contraddistingue le sue giornate e, perché no, conquistare la bella Katie (Lyndsy Fonseca) per la quale rischia la vita, salvato all’ultimo momento da una coppia di vendicatori mascherati, Hit Girl (Chloe Moretz) e Big Daddy (Nicolas Cage).
Le loro azioni li mettono in contrasto con il boss Frank D’Amico (Mark Strong) che con l’aiuto del figlio (Christopher Mintz Plasse), che si finge supereroe, cercherà d’incastrarli.
Ma ciò che spinge le azioni di Hit Girl e di suo padre vanno oltre il calcolo del pericolo che farebbe desistere.
Strampalato, scorretto, diseducativo, irriverente, folle, caricaturale, sono alcuni aggettivi che ben si prestano per definire questo film di Matthew Vaughn.
L’inizio è scanzonato e rilassato (ma già la primissima scena è da urlo), ma il registro adoperato si arricchisce rapidamente con le prime mini azioni del supereroe per caso e soprattutto dopo il suo primo incontro con la coppia di vendicatori (strepitosa Chole Moretz), una di quelle scene dove violenza, ritmo, musica creano un’alchimia trascinante e fuori dai canoni.
E fortunamente questo connubio si ripete almeno altre volte in seguito (l’assalto di Big Daddy al magazzino di Frank, la missione di salvataggio di Hit Girl e lo scontro finale), con frangenti adrenalici al massimo.
Così l’escalation finale è assolutamente debordante, mezz’ora da vivere a tutto volume con frame che si susseguono a ritmi incredibili, scene che superano il limite dell’immaginazione (tra violenza e sorrisi), sarà che una protagonista undicenne così non si è mai vista, ma sono proprio il montaggio, le coreografie e le musiche a funzionare all’unisono.
Certo anche il superoe sgraziato in cerca di rivalsa, il figlio di papà che vuole crescere ed una bambina cresciuta a pistole e coltelli (“cosa vuoi per il tuo compleanno?”) sono valori portanti, ma se, dopo parecchio tempo, anche Nicolas Cage riesce ad essere convincente vuol dire proprio che il film funziona.
Insomma per me è stata una sbornia di divertimento insospettabile, un film in grado di prendersi il suo spazio all’interno di un filone florido con forza e prorompenza, sarà anche che per le sue sfaccettature multiple rimane un ibrido molto particolare ed ultramoderno.
Sorprendente.
Non si fa troppi problemi ad andare "oltre" e costruisce un film sorprendente, perennemente a rischio deragliamento, ma che invece funziona alla grande e gran parte del merito va attribuita a lui.
Regia ultra moderna, con tanti "pro" e pochi "contro".
Scatenato.
Bello deciso, spesso si è visto in ruoli da nerd a tutto tondo, invece qui il suo personaggio ha voglia di crescere, insomma un piccolo boss in erba.
Bravo.
Ruolo eccentrico e ben sviluppato.
Una delle interpretazioni migliori di Cage da molto tempo a questa parte.
Altro ruolo da villain particolareggiato da annoverare nel suo book cinematografico.
Spietato e bravo ad essere sempre sopra le righe.
Teen ager ultra carina, anche in un film così ci sta benissimo.
Discreta.
Nei panni di un amico di Dave.
Piuttosto simpatico.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta