Regia di Mike Newell vedi scheda film
La noia fa presto capolino in questa trasposizione di un videogame famosissimo fra gli appassionati videoludici (moderatamente, ma lo sono anch'io) e non ti abbandona mai per tutte le quasi due ore di visione. Il problema principale di pellicole come questa, è l'effetto frullatore disneyano che tutto appiattisce e semplifica, in una perenne riproposizione di situazioni stile "Pirati dei Caraibi" e da parchi giochi tematici. La sceneggiatura è confusionaria e ripetitiva, completamente incapace di creare la seppur minima tensione (saranno d'accordo i detrattori del "Signore degli Anelli" che la differenza di script fra Tolkien ed il quartetto di sceneggiatori di questa confusa pellicola fantasy mediorientale è soverchiante) e puntando tutto su situazioni adrenaliniche trite e vuote. Il film perde anche nel raffronto con "Il ladro di Bagdad" di Tim Whelan del 1940, perfetto esempio di felice connubio di mirabolanti effetti speciali (per l'epoca) e felice ispirazione (Le Mille e una Notte). Al termine della visione rimane solamente qualche buona sequenza di "Parkour" e poco altro: Jake Gillenhaal riesce ad essere addirittura meno espressivo del protagonista del videogioco (e, con i capelli lunghi, assume una lieve espressione da pesce lesso), Ben Kingsley propone un campionario di mossette facciali irritanti, Gemma Arterton (la bellona di turno) sfiora l'anonimato; la fotografia, inoltre, è eccessivamente iperrealista e produce un effetto digitalizzato e fastidioso. Il film, in definitiva, rappresenta un fallimento su tutta la linea. Poteva andare peggio ? Certo, poteva dirigerlo Michael Bay...
Abusata.
Pessimo.
Assente.
Inutile.
Mortificante.
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