Regia di Mike Newell vedi scheda film
All'anima delle citazioni dal videogame!! Il "Prince of Persia" di Mike Newell non è altro che il fedelissimo adattamento cinematografico di un gioco Ubisoft piuttosto celebre ed avvincente. Somigliante in ogni aspetto esteriore e vagamente arricchito in fase di sceneggiatura nel delineare la storia del protagonista e nell' introdurre alcuni personaggi secondari, il film del regista inglese è un giocattolone senza arte nè parte che mira al puro intrattenimento dello spettatore fra battaglie d'altri tempi, antiche leggende, magia ed inseguimenti d'ogni genere. Dotata di un intreccio elementare nonostante la trovata degli sbalzi temporali, la vicenda del principe Dastan è piuttosto convenzionale ed è sicuramente la cosa meno interessante della pellicola. Se il tutto infatti risulta risaputo e prevedibile come l' individuare il vero malvagio della situazione, i pochi pregi del film stanno in un ritmo incessante, in una discreta messa in scena nelle sequenze d'azione ed in un onesto lavoro degli interpreti. Gyllenhaal, al suo primo ruolo da vero tamarro, se la cava saltando e correndo sui muri esattamente come il suo alter ego elettronico, Gemma Arterton è tanto incantevole quanto insopportabile ed Alfed Molina aggiunge quel tocco di classe ed ironia che invece viene meno ad un improbabile Ben Kingsley che vorremmo vedere recitare altrove. Non fraintendiamoci, il film non è certo un granchè ma dai videogiochi di nuova generazione è stato tratto ben di peggio e, tutto sommato, "Prince of Persia" concede un' oretta e mezzo di svago senza implicazioni di sorta. Nemmeno quella del game over.
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