Regia di Anand Tucker vedi scheda film
Tipica commediola rosa americana, che vorrebbe dribblare alcuni cliché con alcune simpatiche (e in parti funzionanti) trovate inaspettate, per seguire poi inevitabilmente un copione scontatissimo.
Rientra dunque nella lunga lista di favole d'amore "impossibili", secondo cui, una sofisticata arredatrice americana (Amy Adams), tanto ingenua quanto romantica e impavida sognatrice, si lascia catturare il cuore da un rude irlandese di ceto medio (Matthew Goode), suo accompagnatore a Dublino. Eh sì, peccato che l'obbiettivo della bella sia quello di chiedere la mano del suo ricchissimo e amatissimo consorte (Adam Scott), in trasferta per lavoro nella capitale.
I temi cambiano e si rovesciano i ruoli : non ci sono più i principi azzurri di classe alla James Stewart o Humphrey Bogart con le loro giovani cenerentole, ma donne d’affari tanto affermate nel lavoro quanto deluse da quella ricchezza falsa e ostentata.
Il viaggio dell'insolita coppia si trasforma in un'avventura quasi surreale nella selvaggia provincia irlandese, con alcune divertenti gag. La Adams è sempre magnificamente adorabile. Goode fa la parte del pesce lesso perennemente imbronciato, più moscio di una nebbiosa giornata irlandese.
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