Regia di Chris Sanders, Dean Deblois vedi scheda film
La superiorità dell’intelligenza sulla forza, della cultura sull’ignoranza, della conoscenza sulla paura e dell’amore sull’odio: temi noti che Dragon Trainer declina in un’avventura appassionante. Ne sono protagonisti il giovane Hic, armato di furbizia e ironia in un mondo di bruti ciecamente coraggiosi, e il drago Sdentato, letale ma ferito e separato dal suo terribile branco. Il ragazzino scopre di non saper uccidere e la creatura dimostra di non volerlo: ne nasce un’amicizia spielberghiana (impossibile non pensare a E.T.), che non si smarrisce nelle solite e facili parodie della DreamWorks. In Dragon Trainer si accetta di cambiare e perdere qualcosa per completarsi negli altri; si scopre che i veri eroi non sono quelli che tornano a casa senza una macchia bensì chi si è sacrificato. Può sembrare poco, ma in una società come quella americana, dove vincere è un dogma e perdere uno stigma, un cartoon che – senza abdicare allo spettacolo e al divertimento - propone un eroe come il giovane Hic è tanto attuale quanto educativo. E poi il drago, Sdentato, con le movenze feline, i ruggiti e le fusa, il carattere capriccioso e gli occhi enormi, entra di diritto tra le icone della nuova animazione digitale, solo una spanna dietro a Wall•E.
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