Regia di Patrice Leconte vedi scheda film
La sottigliezza è la materia di cui questo film di Leconte è fatto:sottile erotismo,accennato eppure percettibile,anche se di pelle nuda se ne vede ben poca,sottile ironia,anche se aleggia da subito una malinconia a tratti ferale,sottile tristezza,anche se spesso Jean Rochefort,specialmente quando si prodiga in danza arabe inventate,goffissime e da applauso."Il marito della parrucchiera" è un anomalo film d'amore,trattato con delicatezza e una vera e propria fascinazione della Donna,sensuale in ogni sua movenza.Dialoghi scarni,pause solide,momenti di sospensione narrativa a momenti francamente difficili da reggere, trova splendidi interpreti in Jean Rochefort,di cui si apprezza la buffoneria e il versante più nascostamente triste,e in Anna Galiena,bellissima e vinta dalla paura di perdere affetto e amore.Una sorta di fiaba dei sentimenti ambientata al giorno d'oggi.
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