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The Cake Eaters - Le vie dell'amore

Regia di Mary Stuart Masterson vedi scheda film

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La recensione su The Cake Eaters - Le vie dell'amore

di bradipo68
6 stelle

Ecco un classico,piccolo,film indipendente americano che avrebbe meritato miglior fortuna distributiva.Negli USA è stato recuperato dopo il successo coi vampiri sdentati twilightiani della Stewart,qua chissà forse potrà essere recuperato dopo un altro paio di puntate della sag(r)a vampirsca di cui sopra.The Cake eaters è un film che non fa gridare al miracolo ma perlomeno non fa languire l'interesse visto che parla di cose scomode da un'ottica abbastanza hippie.Si parla di relazioni adulterine,di famiglie prima deflagrate(ma rimaste insieme per facciata) e poi ristrette per eventi luttuosi,di ritorni a casa con le mani e le tasche vuote dopo essere approdati alla Big Apple in cerca di successo nel campo musicale,della volontà di una quindicenne disabile affetta dall'atassia di Friedrich(che le lascia pochi anni di vita)  di fare sesso e sbarazzarsi del concetto di verginità.E'un film che come tanti altri parla della provincia americana ricordandone tutti gli stereotipi dal primo all'ultimo,per poi sovvertirli con quel pizzico di anarchia comportamentale che prima ho definito hippie.I protagonisti sono Beagle,figlio del macellaio del paese,che intraprende una storia sentimentale con Georgia,la ragazza disabile,il fratello Guy che è ritornato da New York(interpretato da Jayce Bartok,un tipo fenotipicamente cobainiano,che ha scritto anche la sceneggiatura) e il padre protagonista di una relazione adulterina di lungo corso con la nonna di Georgia.I chiasmi tra le due famiglie hanno quasi l'apparenza della commedia degli equivoci ma non c'è il tono scherzoso anche perchè tutto è smorzato dall'evento luttuoso che ha colpito la famiglia del macellaio.Non c'è neanche un tono così depresso:in fondo i vecchi stanno sempre a vigilare sui più giovani con quel pizzico di paternalismo che non guasta.I temi dl film non sono inediti perchè si passa dal percorso di formazione  sentimentale che stavolta interessa anche persone non più giovani ma che devono crescere comunque alla necessità dell'elaborazone di un evento luttuoso.E mi sembra di avvertire un certa programmaticità nello scompaginare il puritanesimo della profonda provincia americana ultracattolica e ultrabigotta.Non è tabù il sesso nella terza età,non è tabù il sesso per i disabili(soprattutto non è sempre detto che dei disabili si approffita),non è tabù l'adulterio o fare sesso solo per il piacere di farlo.Proprio tutto quello che non ti aspetteresti nella cloroformizzata provincia americana. 

Su Mary Stuart Masterson

regia discreta

Su Kristen Stewart

discreta prova

Su Aaron Stanford

direi che è piuttosto bravo

Su Bruce Dern

il vecchio leone ruggisce ancora

Su Elizabeth Ashley

non male

Su Jayce Bartok

fenotipicamente cobainiano

Su Melissa Leo

appare solo in qualche fugace flashback

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