Regia di Sandro Bolchi vedi scheda film
Operazione di recupero di un classico della letteratura italiana tramite la realizzazione in forma di fiction televisiva con interprete famoso e, va riconosciuto, pure discretamente valido. Dorelli fa la sua buona figura e la riuscita per immagini del romanzo non è poi così distante dalle pagine di Svevo. E’ un’opera sulla psicanalisi, ma anche sul dolore, la sofferenza, la rinuncia ed il ritratto di un’angoscia esistenziale, propria di un uomo inadatto al proprio ruolo sociale ed insicuro di sè e delle proprie potenzialità. Zeno Cosini è anche il simbolo di una nazione incerta e divorata da contrasti interiori. La fiction di Bolchi si rifà alle produzioni Rai degli anni sessanta e settanta e già per questo ha una dignità.
Zeno Cosini, passata la cinquantina, è un commerciante solo e frustrato. Si rivolge ad uno psicanalista, anche per smettere finalmente di fumare, come invano si ripromette da tantissimi anni. Ripercorre così la sua esistenza, dal difficile rapporto con il padre ai tentativi di conquistare una qualunque delle sorelle Malfenti; arriva così al matrimonio e con esso all’insoddisfazione coniugale.
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