Regia di Orson Welles, William Vance vedi scheda film
Un'anziana, un nero che suona una campana, un elegante gentiluomo che pare intenzionato a portar via con sé qualcuno dei personaggi presenti: egli è la morte.
Classe 1915, Orson Welles era davvero giovanissimo quando ha girato questo cortometraggio, appena diciannovenne; frequentava una scuola di cinema e, insieme al compagno di corso William Vance – che però non proseguì la carriera nel mondo della celluloide – si cimentò in The hearts of age. Un lavoro che mescola surrealismo ed espressionismo in maniera mirabile, purtroppo giunto a noi (quantomeno nella versione reperibile su YouTube) in condizioni poco più che accettabili; tant'è vero che uno dei protagonisti è lo stesso Welles, ma difficilmente lo si riuscirebbe a conoscere, se non si sapesse che è lui. Otto minuti di durata, completamente muto; gli altri interpreti sono lo stesso Vance e Virginia Nicolson, di lì a poco moglie di Welles, anche autore unico del copione. 6/10.
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