Regia di Sofia Coppola vedi scheda film
sofia coppola ci introduce nel suo ultimo film con un'immagine fissa di una ferrari nera che fa ripetuti giri di pista. poi andiamo nel marmont di los angeles, hotel delle stars meno sozzo del chelsea hotel di new york. qui una star di hollywood passa le sue noiosissime giornate tra una seduta di trucco, incontri intimi con svariate donne, sessioni di lap lievemente impacciate di due gemelle che osserva divertito quando non ci si addormenta in mezzo, interviste sul suo ultimo lavoro e una figlia undicenne. tutto questo vagare e nulla facere, alla fine viene a noia allo spettatore quanto al protagonista che si rende conto di non sapere esattamente dove andare. e le scene a volte interminabili dei giochi in tv con la figlia, la figlia che prepara i pranzi o anche la preparazione del trucco si fanno sentire come un rantolare piuttosto che un lento procedere verso un quieto niente. un rantolare della sceneggiatura che procede per accumulo di fatto straordinariamente non straordinari che non sorprendono, si fanno vedere ma lasciano veramente poco allo spettatore se non la voglia o il bisogno di cambiare e di abbandonare la propria ferrari in una strada isolata nel nulla e procedere a piedi verso un orizzonte che pare far sorridere.
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