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Salt

Regia di Phillip Noyce vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Salt

di petweir
6 stelle

Un'agente della CIA è accusata da una spia russa di fare il doppio gioco.

 

Spy movie interessante, anche se un po' troppo confuso nel finale. Lo dirige un veterano del cinema d'azione, l'australiano Phillip Noyce, autore del bel Ore 10: calma piatta e di tanti prodotti hollywodiani dignitosi, da Il santo a Il collezionista di ossa passando per Sotto il segno del pericolo. E' un regista solido e concreto, merce oramai molto rara da trovare nel cinema di oggi, capace anche di buone prove in un territorio meno commerciale (La generazione rubata; The Quiet American) e che dà prova di una certa esperienza anche in questo Salt, una vicenda rocambolesca di doppi e tripli giochi che risente tanto dell'influenza del thriller dell'identità alla Jason Bourne. In realtà, a ben vedere, l'ispirazione è un'altra e anche piuttosto chiara: il grande Va' e uccidi con cui un altro grande artigiano della Vecchia Hollywood, John Frankenheimer, raccontava da par suo le inquietudini della Guerra Fredda. Noyce aggiorna all'oggi la tensione tirando in ballo accanto a un anacronistico riferimento al contrasto Usa-Russia scenari apocalittici post 11 settembre, ma la storia, e il colpo di scena 'forte' rimandano al film di Frankenheimer o al massimo al bel remake di Jonathan Demme (The Manchurian Candidate). Non tutto è oro quello che luccica: il ritmo, notevole per tutta la durata del film, nasconde pecche vistose di una sceneggiatura troppo grezza (di Kurt Wimmer) che si sofferma poco a spiegare per lasciare grande spazio allo spettacolo. Che in effetti non manca, nonostante una seconda parte fracassona e un finale prevedibile. Angelina non è il massimo e come sempre si dimostra incapace di ironia, ma regala al pubblico un bell'inseguimento a piedi nudi nei primi minuti e un uso anticonvenzionale della biancheria intima. Ma è il resto del cast la cosa più interessante, se è vero che spesso la scena la rubano e se la contendono due degli attori più intelligenti e versatili della Nuova Hollywood: Liev Schreiber nei panni del superiore di Angelina e l'inglese Ciwetel Ejiofor, capo della sicurezza. Solo succhevoli i flashback intrisi di sentimento con al centro l'amore della bella spia e del marito. Finale aperto: probabilmente ritroveremo l'ambigua Salt in un nuovo film.

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