Regia di Mauro Bolognini vedi scheda film
Film all'apparenza frivolo e leggero, rende invece uno spaccato culturale ancora piuttosto attuale. La bellezza femminile come benedizione ma anche come condanna, che autorizza il resto del mondo ad avanzare, apprezzare, spesso oltre ogni misura. La civetteria quale unica risposta alla veemenza del maschio, perché non puoi essere scortese, né troppo aperta: finchè la giovinezza regge le tue forme giochi su questo equilibrismo e cerchi di capitalizzare le risorse di madre natura, che di fatto si riduce al cercare miglior partito. L'istruzione, il lavoro, sono viste come una gabbia, per chi vive libera come un fringuello in attesa dell'uomo che la faccia sua. In tutto questo anche il maschio è prigioniero del proprio ruolo, specialmente quando è nel branco. Nell'assurdo gioco di aspettative che incatena il mondo adulto, la saggezza è quella di un bambino, anche lui strappato dalla sua infanzia, che vive sulla strada senza genitoti né fratelli, coltivando, tra un espediente e l'altro, il sogno proibito di un giro sulla giostra.
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