Marisa è una ragazza aperta e disinvolta che vende gelati alla stazione. Quasi tutti i ragazzi del posto le fanno la corte, ma Marisa si prende gioco di loro. Un giorno conosce un marinaio e tra i due si instaura subito una certa simpatia. Per una serie di malintesi i due finiscono per separarsi, ma solo per capire che non possono più fare a meno l'uno dell'altra.
Note
Bolognini si impose nel panorama cinematografico italiano con un gruppo di commedie leggere, ma già in queste opere si intravede, nella pulizia del tocco e nella cura dei dialoghi, la qualità formale che contraddistingue il suo cinema più impegnato e le regie teatrali. Tra gli sceneggiatori, non a caso, c'è Pier Paolo Pasolini.
Naturalmente anche in questo film, che si distingue per l'atmosfera pasoliniana, Marisa è al centro dell'attenzione di tutti i maschi che la circondano e si innamorano di lei, è inevitabile. Bolognini guida bene, il mio voto è positivo. Citazione per Ettore Manni, il più affidabile dei corteggiatori... (si sa però che al cuore non si comanda).
Marisa è una bella ragazza, orfana di entrambi i genitori, che vende gelati alla stazione di Civitavecchia. Come la Mirandolina goldoniana, si destreggia fra tre corteggiatori (un calciatore prossimo alla chiamata di leva, un marinaio che fa la spola con Palermo, un ferroviere) ponendosi l’obiettivo di far innamorare il giovane capostazione, che affetta di disprezzarla. Alla lunga… leggi tutto
Bolognini avrà anche trovato "la sua vena" più tardi, con i film di critica sociale, un po' cinici, un po' acidi, un po' rabbiosi, piuttosto di sinistra; ma io preferisco questo Bolognini, il regista di commedie serene e venate di sottile umorismo ed ironia, di ambientazione popolaresca, senza rabbia e senza ambizioni di critica del sistema; insomma i film del cosiddetto… leggi tutto
Marisa, giovane, bella e corteggiatissima gelataia della stazione di Civitavecchia, ama stuzzicare tutti gli uomini che le capitano a tiro, finendo in un complicato intreccio sentimentale con il marinaio Angelo, i ferrovieri Antonio e Luigi e l'amico di borgata Luccicotto. Chi riuscirà a conquistarla? Mauro Bolognini gioca sul sicuro utilizzando Marisa Allasio e Renato Salvatori, amatissimi… leggi tutto
Film all'apparenza frivolo e leggero, rende invece uno spaccato culturale ancora piuttosto attuale. La bellezza femminile come benedizione ma anche come condanna, che autorizza il resto del mondo ad avanzare, apprezzare, spesso oltre ogni misura. La civetteria quale unica risposta alla veemenza del maschio, perché non puoi essere scortese, né troppo aperta: finchè la…
Marisa, giovane, bella e corteggiatissima gelataia della stazione di Civitavecchia, ama stuzzicare tutti gli uomini che le capitano a tiro, finendo in un complicato intreccio sentimentale con il marinaio Angelo, i ferrovieri Antonio e Luigi e l'amico di borgata Luccicotto. Chi riuscirà a conquistarla? Mauro Bolognini gioca sul sicuro utilizzando Marisa Allasio e Renato Salvatori, amatissimi…
Sulla scia dei vari "Poveri ma belli", Mauro Bolognini confeziona un film fatto su misura per Marisa Allasio e Renato Salvatori, solo che questa volta lo stile è più anonimo, il ritmo è più fiacco e si ride anche molto meno. La trama è stiracchiata, non ha molte idee e punta soprattutto sull'aspetto romantico e sognatore dei protagonisti (neanche tanto ben…
Marisa è una bella ragazza, orfana di entrambi i genitori, che vende gelati alla stazione di Civitavecchia. Come la Mirandolina goldoniana, si destreggia fra tre corteggiatori (un calciatore prossimo alla chiamata di leva, un marinaio che fa la spola con Palermo, un ferroviere) ponendosi l’obiettivo di far innamorare il giovane capostazione, che affetta di disprezzarla. Alla lunga…
Bolognini avrà anche trovato "la sua vena" più tardi, con i film di critica sociale, un po' cinici, un po' acidi, un po' rabbiosi, piuttosto di sinistra; ma io preferisco questo Bolognini, il regista di commedie serene e venate di sottile umorismo ed ironia, di ambientazione popolaresca, senza rabbia e senza ambizioni di critica del sistema; insomma i film del cosiddetto…
Allasio-Salvatori per un 'fotoromanzetto' non particolarmente fantasioso: anche questo Marisa la civetta appartiene al filone del neorealismo rosa, sulla scia dei vari Poveri, ma belli e Pane, amore, etc. Sono storielle di paese con personaggetti del quotidiano ed una storia sentimentale in sottofondo: non c'è molto altro. Qui in sceneggiatura si affianca al regista (ed a Tatiana Demby)…
Sono notevoli ed interessanti le sequenze girate a Roma, soprattutto quelle ambientate nelle balere frequentate dai militari in libera uscita. Così come è audace l’idea di far muovere la procace protagonista, con l’intento provocatorio di violarli, in santuari all’epoca (1957) assolutamente riservati ai maschi: gli spogliatoi del campo di calcio, la caserma,…
Da quando hanno iniziato a fischiare le loro "blue notes" nelle praterie americane, i treni si sono impressi nell'immaginario di Hollywood e del mondo intero. Difficile che il loro binari non corressero paralleli a…
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Commenti (1) vedi tutti
Naturalmente anche in questo film, che si distingue per l'atmosfera pasoliniana, Marisa è al centro dell'attenzione di tutti i maschi che la circondano e si innamorano di lei, è inevitabile. Bolognini guida bene, il mio voto è positivo. Citazione per Ettore Manni, il più affidabile dei corteggiatori... (si sa però che al cuore non si comanda).
commento di cherubino