Regia di Gerardo Olivares vedi scheda film
Violeta (già stuprata in famiglia da bambina), Buba (un calciatore di talento) e Mukela (fratello di Buba, e “recidivo” in quanto a tentativi di “fuga”): tre disperati che sognano l’Europa. Partono dall’Africa Nera, povera e disillusa, scappando dalla fame e dalla violenza quotidiana che si manifesta sotto molteplici forme. E viaggiano attraversando il deserto del Sahara, caldissimo, freddissimo, pericolosissimo. E infatti Mukela ci lascia le penne, mentre Violeta e Buba vengono salvati da alcuni tuareg. Nel mezzo del cammin, il bivio: tornare a casa e rassegnarsi o continuare sfidando il destino? L’obiettivo sarebbe quello di raggiungere il Marocco, per poi salire su una di quelle barche della speranza che - nel caso specifico - colmano la distanza (i 14 chilometri del titolo) con il “ricco” e “opulento” Vecchio Continente. Regista di documentari, Olivares è qui al suo secondo lungometraggio di finzione dopo il celebrato Il Grande Match, altro sguardo obliquo sull’Africa che in Tv non viene né raccontata né presa in considerazione. Persin troppo facile sottolineare che 14 Kilómetros andrebbe obbligatoriamente proiettato in tutte le sedi leghiste, nei palinsesti pubblici e in prime time, a casa di qualche lettore di “Libero” e del “Giornale”.
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