Regia di Bruce McDonald vedi scheda film
A Pontypool l'orrore è nel verbo e la salvezza risiede in una frequenza radio. Diciamocelo chiaramente, l'idea del virus nascosto nel linguaggio è una genialata assoluta. Il film di Bruce McDonald crea ansia e tensione attraverso una messa in scena statica e claustrofobica, giocando soprattutto sullo script e sulla narrazione di quello che avviene fuori campo. Horror indipendente e d'autore, di quello che raggela con le implicazioni e che non ha bisogno di ostentazioni sanguinolente per allungare la minestra. Una pièce radiofonica che unisce Romero, Welles ed Altman dimostrandoci una volta di più quanto possa essere bravo ed ipnotico Stephen McHattie.
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