Regia di Bruce McDonald vedi scheda film
Buon horror originale, che punta più sul discorso e sul messaggio che sugli effetti speciali o le efferatezze, il che oggi non è poco. E' anche coraggioso perché è tutto ambientato nei locali di una stazione radiofonica, con poca azione nel senso tradizionale. La pellicola è comunque tesa e la si segue con molto interesse, anche per capire cosa vuole comunicare e per come svela a poco a poco il mistero che ha causato la follia collettiva.
Quanto alla tematica, il film riflette sul potere della lingua e di certi suoi termini di comunicare contenuti e idee, spesso senza che il destinatario se ne renda conto. Qualche volta i contenuti possono essere molto negativi, e magari inconsapevoli... Anche se chi parla non se ne rende conto, non per questo le sue parole fanno meno danni. E poi c'è il contagio, che ciascuno di noi diffonde inconsapevolmente. E' in ogni caso un argomento interessante, suscettibile di molte riflessioni e addentellati.
Ho trovato molto riusciti gli esempi di "flollia linguistica", dove le persone iniziano semplicemente a dire cose senza senso. Non so come dire, è un non-senso molto reale e inquietante.
L'unico difetto che vedo nel film è che la sceneggiatura non spiega sempre bene quegli strani avvenimenti. Bisogna fare molte deduzioni personali per ricostruire le caratteristiche e le dinamiche del virus. Per una volta, mi sarebbe piaciuta una sceneggiatura più didascalica. Per ultimo, è un film da accostare assolutamente con "Videodrome" di Cronenberg. PS: il doppiaggio italiano non è dei migliori, mentre un film come questo ne avrebbe richiesto uno eccellente.
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