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Nowhere Boy

Regia di Sam Taylor Wood vedi scheda film

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Fanny Sally

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La recensione su Nowhere Boy

di Fanny Sally
6 stelle

Alle origini del mito, ovvero i restroscena più intimi e dolorosi dell'adolescenza di uno degli artisti e personaggi simbolo dello scorso secolo.
Operazione ambiziosa e a rischio di blasfemia data l'aura che tutt'oggi circonda John Lennon, soprattutto per i fan più accaniti ed inconsolabili per la sua prematura e tragica scomparsa.
Personalmente trovo più interessante a livello biografico il suo periodo post-Beatles e non mi ero mai chiesta invece, quali fossero le sue origini. In questa pellicola ce ne viene data una sintetica ma efficace presentazione, incentrata soprattutto sul controverso rapporto con i suoi familiari e in particolar modo con le due donne che segnarono la sua gioventù: una madre assente, frustrata e piena di sensi di colpa che maschera abilmente con uno spirito leggero e spumeggiante, ed una zia austera e fredda che lo ha cresciuto con disciplina non potendone frenare tuttavia il lato ribelle e incline alla trasgressione.
La prima parte inaspettatamente manca di mostrare la passione per la musica del futuro autore di alcuni delle più belle poesie in note di tutti i tempi, e forse appassiona meno del secondo tempo in cui invece va delineandosi il musicista eclettico e desideroso di imporsi sulle scene. Nonché una rapida cronistoria dei Quarrymen, poi Beatles.
Le interpretazioni del cast si rivelano all'altezza e i momenti drammatici sono quelli che funzionano meglio anche dei pezzi musicali.
Da vedere per gli ammiratori, gli altri potranno comunque considerarlo come la storia di un ragazzo come tanti che trova nella musica una via d'uscita dalla sofferenza.

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