Regia di Sam Taylor Wood vedi scheda film
Al di là del fatto che gli interpreti non somiglino granché ai personaggi cui sono chiamati a dare corpo, mi sembra proprio l'immagine dell'Inghilterra degli anni Cinquanta ad uscire fin troppo leccata e pulitina da Nowhere Boy, contrariamente a quanto traspariva da altri film della tradizione britannica, dal Free Cinema alla New British Renaissance degli anni Ottanta. Tuttavia, bisogna ammettere che, oltre a fornire una spiegazione per molte scelte del Lennon adulto per chi, come me, ignorava il suo retroterra familiare, il film, almeno nella seconda parte, riesce anche ad essere commovente, mostrando un protagonista diviso e conteso tra due donne (sorelle) così diverse - una madre inaffidabile e una zia responsabile -, anche se entrambe gli vogliono bene. A merito della regista va il fatto di non avere abusato delle canzoni dei Beatles, in un film che è tutto sommato riuscito, nonostante i suoi difetti.
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