Leo e Louise sono un giovane coppia che vive a Copenhaghen. Leo è in crisi: il lavoro lo disgusta, l'appartamento dove vivono lo opprime e la gravidanza di Louise è una novità che peggiora il quadro.Per placare la sua ansia claustrofobica esce sempre più spesso, incontrandosi con Louis, un razzista, che lo rende testimone di diversi episodi di violenza. Inizialmente scosso da queste esperienze, man man Leo comincia ad esserne sedotto.
Con "Bleeder", Nicolas Winding Refn dichiara tutto il suo amore per il cinema. Ci sono due timidi che faticano a dichiararsi, un amore che vive di scatti tellurici, derive fascistoidi e sangue che evoca vendette. Ma soprattutto ci sono i primi cinque minuti del film, a cominciare dai titoli di testa. Una goduria sublime per i cinefili incalliti.
Ottimo film. Ben fatte le due storie che costituiscono il film: più action quella con protagonista Leo (Kim Bodnia), più calma e ponderata quella con protagonista Lenny (un posatissimo ed eccelso Mads Mikkelsen).
Si invertono gli addendi ma il risultato non cambia: dopo il primo strabiliante Pusher Refn torna di nuovo a narrarci la sua Danimarca, più precisamente la parte che non è riscontrabile ad un primo sguardo superficiale. Quella dei sobborghi, delle classi medio -basse, della micro-criminalità e degli emarginati. Gli attori e la crew sono gli stessi di Pusher, la storia cambia abbastanza ma… leggi tutto
Refn riprende in mano gli stessi attori protagonisti del suo riuscitissimo “Pusher” realizzato tre anni prima. Insieme agli altri, ce li presenta tutti in fila nell’incipit, mentre camminano, piedi e testa per ciascuno di loro, per ciascuno di loro una musica diversa in sottofondo (ne deriva un curioso effetto di juke-box impazzito), ma per tutti la stessa iniziale del nome:… leggi tutto
Campagne, piccoli paesi, luoghi desolati per anime desolate. Uomini persi, folli, reietti in balia degli istinti.
La playlist racoglie dei film che hanno in comune queste caratteristiche (non per tutti il termine…
Nicolas Winding Refn, classe 1970, è uno dei registi più promettenti della nostra epoca. Fin dal 1996, anno del suo debutto al cinema, ha saputo proporre un proprio personalissimo stile che prende influenze di altri…
Si invertono gli addendi ma il risultato non cambia: dopo il primo strabiliante Pusher Refn torna di nuovo a narrarci la sua Danimarca, più precisamente la parte che non è riscontrabile ad un primo sguardo superficiale. Quella dei sobborghi, delle classi medio -basse, della micro-criminalità e degli emarginati. Gli attori e la crew sono gli stessi di Pusher, la storia cambia abbastanza ma…
Refn riprende in mano gli stessi attori protagonisti del suo riuscitissimo “Pusher” realizzato tre anni prima. Insieme agli altri, ce li presenta tutti in fila nell’incipit, mentre camminano, piedi e testa per ciascuno di loro, per ciascuno di loro una musica diversa in sottofondo (ne deriva un curioso effetto di juke-box impazzito), ma per tutti la stessa iniziale del nome:…
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Commenti (2) vedi tutti
Con "Bleeder", Nicolas Winding Refn dichiara tutto il suo amore per il cinema. Ci sono due timidi che faticano a dichiararsi, un amore che vive di scatti tellurici, derive fascistoidi e sangue che evoca vendette. Ma soprattutto ci sono i primi cinque minuti del film, a cominciare dai titoli di testa. Una goduria sublime per i cinefili incalliti.
commento di Peppe ComuneOttimo film. Ben fatte le due storie che costituiscono il film: più action quella con protagonista Leo (Kim Bodnia), più calma e ponderata quella con protagonista Lenny (un posatissimo ed eccelso Mads Mikkelsen).
commento di TheWarOfEcho