Regia di Marco Campogiani vedi scheda film
In Marocco in viaggio di nozze, un giovane poliziotto italiano (Briguglia) non resiste alla tentazione di andare a fare un saluto a un uomo conosciuto a Torino sospettato di essere un terrorista islamico. La curiosità gli costa la galera, perché i servizi segreti del posto lo scambiano per un fiancheggiatore. Flashback: il giovane poliziotto viene chiamato ad aiutare un collega (Fantastichini), più esperto e sgamato, per un delicato lavoro che, appunto, coinvolge le presunte attività illecite del marocchino nel capoluogo piemontese. L’operazione di pedinamento si trasforma ben presto (e un po’ paradossalmente) in un’azione di protezione, perché nel frattempo il malcapitato è stato fatto oggetto di minacce. Il problema dell’opera prima di Campogiani - onesta ma modesta - è nel non riuscire a trovare il giusto equilibrio tra commedia (i siparietti dei tre protagonisti sempre in bilico sul precipizio della contraddizione) e dramma. Gli interpreti sembrano, di conseguenza, patire l’incertezza: se Briguglia, Camilla Filippi e Ahmed Hafiene strappano a stento la sufficienza, Ennio Fantastichini si salva grazie al mestiere. Anzi, al mestieraccio.
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