Regia di Daryl Wein vedi scheda film
Non si capisce bene (e questo è uno dei valori aggiunti del film) dove sia il confine, e se ci sia, tra realtà e finzione in "Breaking Upwards", esordio nel lungometraggio di finzione di Daryl Wein datato 2009.
Wein lo ha anche scritto, insieme alla compagna Zoe Lister Jones, e con lei lo interpreta: Daryl e Zoe (i personaggi) sono una storica coppia di fidanzati che un giorno si scopre annoiata e infelice. La soluzione, che sembra convincere entrare, parrebbe una relazione "saltuaria", con alcuni giorni "on" e altri "off", in cui i due siano liberi di fare quel che pare loro senza neanche la possibilità di chiamarsi.
Non è facile abituarsi, specie per lei, ma fino ad un certo punto le cose sembrano funzionare alla grande. Poi però si fanno anche altre conoscenze, le esigenze cambiano, le famiglie si intromettono, si cresce forse a ritmi differenti e si arriva a un punto di non ritorno. O forse no.
L'ambientazione è quella della upper class statunitense, giovani ebrei senza problemi economici che quindi possono perdersi in elucubrazioni e discussioni senza fine, un po' alla Woody Allen, se si può dire. Girato con un budget minimo (inferiore ai 15.000 dollari) ma senza che questo infici la qualità del tutto, il film si regge sui suoi due co-protagonisti, vere anime del progetto che riescono - poteva essere altrimenti? - benissimo a risultare credibili. Nel cast anche Olivia Thirlby ("Juno") e ed Heather Burns ("Bored to death").
Ben scritto, girato secondo uno stile che si potrebbe definire "alla Sundance" (anche se questa definizione ha sempre meno senso) e impreziosito da una colonna sonora curata e azzeccata, "Breaking Upwards" è un piccolo gioiellino che purtroppo in Italia, dopo un passaggio fuori concorso al Torino Film Festival 2009 e voci di una possibile distribuzione Sacher, non è mai/ancora arrivato.
Due giovani autori/attori (Wein all'epoca aveva 26 anni, Lister Jones 27) all'inizio di una interessante carriera.
(http://newamericancomedy.blogspot.it/2012/09/breaking-upwards-2009-di-daryl-wein.html)
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