Regia di Renato Castellani vedi scheda film
Forse Castellani aveva solo voglia di emanciparsi dall'etichetta neorealista guadagnatosi nel quindicennio precedente con lavori (pregevoli) come Sotto il sole di Roma, Due soldi di speranza o anche, perchè no?, Nella città l'inferno; fatto sta che il regista imbastisce - scrivendola con Benvenuti e De Bernardi - una commedia piuttosto leggera e, per quanto incentrata su personaggi poveri e modesti, certo non molto incisiva sul piano dell'impegno, della ricostruzione sociale. C'è un bravo Belmondo con forte accento da 'grullo' toscano, c'è la Lollo per assicurare i risvolti sentimentali - non granchè sviluppati - al lavoro, c'è il caratterista Pietro Tordi in un ruolo dei suoi (il poeta, che declama versi a voce stentorea), c'è anche Tomas Milian, piuttosto giovane ai tempi. Ma quello che non funziona è proprio l'impatto della storia, commediola che fondamentalmente non decolla mai e che vive alternando buone scenette (Belmondo sbrigliatissimo) a momenti ben più noiosi. 5/10.
Viaggio disperato di una nave carica di vino verso la Sicilia: il comandante non è in sè, i marinai non sembrano molto meglio, arriva pure una tempesta che li costringe a rovesciare parte del carico...
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