Regia di Richard Wallace vedi scheda film
Scozia, 1840: un giovane pastore (quello del titolo originale, The little minister) viene assegnato a una comunità di montagna, dove si innamora di una misteriosa zingara che vaga per i boschi beneficando la povera gente. Anche facendo la tara a un doppiaggio melenso, le interpretazioni sono legnose e l’impettito protagonista è particolarmente inespressivo. Che la zingara non sia in realtà una zingara si capisce subito, ma bisogna aspettare un’ora prima che venga rivelata la sua identità, ormai diventata un segreto di Pulcinella. Sembra la versione goffamente basica delle commedie degli equivoci che poi la Hepburn girerà con Cary Grant: l’unico punto di forza del film è lei, giustamente valorizzata dai primi piani del suo sguardo magnetico. A un certo punto la vicenda sembra dirigersi verso un finale melodrammatico; ma, non avendo il coraggio di arrivare a tanto, all’ultimo momento dirotta su tarallucci e vino.
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