Regia di Pietro Marcello vedi scheda film
Strano esperimento di realismo melodrammatico, in un ambiente degradato (la Genova degli angiporti, che hanno perso l'aura romantica delle ballate di De André), che generalmente sfugge al cinema e, a maggior ragione, alle fiction televisive. L'amore maledetto tra Enzo e Mary sembra uscito dal cinema del Fassbinder di La paura mangia l'anima o di Un anno con tredici lune. Pietro Marcello non trascura i problemi sociali ed economici con cui si confrontano i protagonisti («sono troppo giovane per la pensione e e troppo vecchio per lavorare. Devo tornare a fare le rapine?» si lamenta Enzo, che s'è già fatto 23 anni di carcere), mentre i ratti si aggirano tranquilli per le strade di questa porzione di Genova notturna ed eccentrica, ma ancora umana.
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