Regia di Elia Kazan vedi scheda film
Un melodramma che alle volte sballa nella melessa, colpa anche di un doppiaggio della Hepburn davvero snaturato.Il personaggio di lei, tocca punte ottime, ma poi esagera in sfumature che danneggiano il buon risultato e la tenuta con il tempo. Sarebbe stato un film molto interesante ed anche coraggioso per il tema affrontato: Ragazza libera che sceglie un marito diverso, rapporto con il marito difficile per le scelte di vita che lui fa, bovarismo accennato, ma non molto definito, morte riparatoria nel finale.
Diciamo che la parte di Tracy nella prima parte non è molto ben condotta dalla sceneggiatura, mentre nella seconda riesce a farci capire anche le mancanze della parte antecedente. La coppia fa faville, ma è molto misurata ed è forse quello che salva dal melò ecessivo il film.
Una ragazza contro le aspettative della famiglia sceglie un marito che vive in una pianura sconfinata e contro le regole del buon vivere. Se ne accorgerà, ma sarà tardi e quindi la sua contestazione verrà colta al volo da un altro uomo con cui avrà un flebile rapporto, che gli darà un figlio. Il marito percepito l'accaduto, una volta che la cosa verrà a galla la scaccierà di casa, allevando da solo i figli. Il ritorno avverrà in un momento drammatico, e così tardamente si ricucirà la vita coniugale
Essenziale, come sempre, ma qui con un pizzico di più, dà al suo personaggio quella scontrosità, ma anche quell'umanità necessaria per poterlo seguire fino ala fine
Un bel ruolo faccettato, ma con qualche lacuno nella storia e nel doppiaggio
Il terzo incomodo, bravo attore destinato spesso a questo tipo di ruolo, ma sempre ineccepibile. Ha avuto una carriera lunga e decisamente di buona qualità
Faccia che è stata legata a ruoli ambigui, e forse questo attore meritava qualcosa di più
Seconda regia di Kazan ancora nelle regole ferree di Hollywood, ma poco dopo inizierà la sua vera storia nel cinema. Comunque eccellenti le sue doti di direttore di attori.
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