Regia di Sebastián Silva vedi scheda film
La casa diventa una fortezza inespugnabile in Affetti & dispetti (altro titolo italiano che grida vendetta...), presentato in concorso all’ultimo Festival di Torino. Qui ci vive la scontrosa domestica Raquel, 40 anni circa, che lavora da molto tempo per una famiglia benestante. I problemi iniziano quando la sua padrona assume un’altra cameriera per aiutarla. Tra queste però c’è un’estroversa ragazza di campagna con la quale riesce a entrare gradualmente in sintonia. Girato in HD e caratterizzato da colori saturi e da movimenti di macchina che seguono una quotidianità/ritualità nervosa, il film del trentenne cileno Sebastián Silva dà il meglio nella prima riuscitissima parte in cui prevalgono il corpo e lo sguardo con gli occhi sbarrati della protagonista, la brava e inquietante Catalina Saavedra, misto tra Mary Poppins e la Bonnaire di Il buio nella mente. Sono presenti tracce di horror, e di noir anni 40 (la caduta dalle scale) e momenti di fulminante black comedy con Raquel che chiude fuori dall’appartamento le altre cameriere antagoniste. Più ricomposta la metamorfosi della donna anche se poi il film si libera efficacemente dalla chiusura del set e si apre a squarci en plein air con frammenti di una sessualità malata degni di Dumont.
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