Regia di Sebastián Silva vedi scheda film
Il copione sicuramente destinato a nutrire una telenovella di almeno una ventina di episodi è stato condensato in un film. Impressionante la quantità di crocefissi pencolanti dalle pareti scarne di una casa chiaramente non vissuta sebbene teoricamente iperabitata. Nel tentativo d'inviare un messaggio il giovane regista ritiene fondamentale farci vedere sotto la doccia le poppe di tre colf, il pisello del capo famiglia e una mezza scopata. Dal punto di vista psicologico la gravità dei sintomi e dei comportamenti della "nana" sono tali da far balzare sulla poltroncina anche il più distratto degli spettatori. Per il regista e per il suo io narrante (la padrona della cameriera) sono assolutamente normali, tanto è vero che basta un conato di amicizia perché la psicopatica rinsavisca. Eclatante é la scena della colf che la sera di Natale (mentre é in vacanza dalla sua amica) singhiozza al telefono con la sua "mammina" senza che le venga in mente di andarla a trovare. Probabilmente sarà per la prossima puntata.
Il titolo spagnolo in: El Nano, riferibile a scelta al regista o al padrone di casa.
Deve crescere ancora e poi studiare tanto i libri del dottor Freud e seguaci.
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