Nel primo dopoguerra Domenico Rocchetti, un reduce che vive di espedienti, decide di aderire al movimento fascista dopo l'incontro con un suo vecchio capitano disoccupato. Entrambi partecipano a numerose azioni punitive e si preparano alla marcia su Roma. Requisiscono un'automobile per raggiungere i camerati. Arrivati alla capitale scappano e tutti li credono caduti eroicamente. Rispuntano quando il fascismo è al potere e si sta dando una veste di legalità; essi sono ancora legati allo spirito squadrista e per questo vengono confinati su un'isola deserta.
Note
Risi racconta, tra satira e caricatura, un frammento di storia d'Italia. Un po' superficiale ma divertente, soprattutto per la caratterizzazione dei due protagonisti.
In effetti Tognazzi è abbastanza spento, ma il film è carino e piuttosto ironico... se non realista parlando di tutto quanto è stato disatteso dal fascismo. Dalle promesse alla realtà. 7,5
Gassman e Tognazzi, nei panni di novelli fascisti arruolati dal loro ex capitano, ironicamente ci introducono alla nascita di questo nuovo movimento che diventerà poi così tragicamente importante.
Bella caratterizzazione dei personaggi da parte di Gassman e Tognazzi per un film divertente e che ci rinfresca anche un pò la memoria su qualche fatto storico avvenuto nel nostro Paese. Voto 7
Siamo nel 1919; i reduci della Grande Guerra vagano per l’Italia in cerca di lavoro (non dimentichiamoci che le donne avevano sostituito gli uomini anche alle catene di montaggio): uno di questi, Domenico Rocchetti (Gassman), romanaccio senza arte né parte, incontra un povero contadino della Bassa Padana, Umberto Gavazza (Tognazzi), e lo convince, per sbarcare il lunario, ad… leggi tutto
NOTA DELL'11 MARZO 2024 - Il titolo della playlist l'ho cambiato (e tolta la foto di un bel volto femminile nonché tanta mimosa) perché il suo probabile scarso successo non possa essere attribuito alla…
FESTA DELLA SCHIAVITU' (EHM, DEL LAVORO)
Una festa avversata da lorsignori
abituati a possedere e comandare
avvezzi ad aver dalla vita tutto a priori
incapacitati a…
Scavare il Pieno, Scolpire il Vuoto: il Biancore della Rena: Nitrato d'Argento, Polvere di Marmo: Dettagli e Venature: Homo Faber, Cantiere Aperto.
Cos'è una Cattedrale? Poggia, cresce, sostiene…
Un gran bel film. Soprattutto è perfetto per come inquadra la realtà storica del fascismo, su cui ancora adesso si cerca di nasconderne la reale, orrida natura (chi dice ciò, ricorda come anche i comunisti facciano lo stesso quando edulcorano gli errori dei dittatori comunisti, e quindi è al di sopra di ogni sospetto).
Del fascismo qui si dice tutta la verità:…
Siamo nel 1919; i reduci della Grande Guerra vagano per l’Italia in cerca di lavoro (non dimentichiamoci che le donne avevano sostituito gli uomini anche alle catene di montaggio): uno di questi, Domenico Rocchetti (Gassman), romanaccio senza arte né parte, incontra un povero contadino della Bassa Padana, Umberto Gavazza (Tognazzi), e lo convince, per sbarcare il lunario, ad…
Ho notato che da qualche tempo sono pressoché scomparsi da palinsesti televisivi film ambientati durante il ventennio fascista ; forse perché si ritiene che non interessino a nessuno, o…
Primo film che vede insieme la grande coppia Gassman-Tognazzi usata spesso da Risi (vedi i mostri e altri film successivi)Ben descritti i 2 personaggi sbandati che si ritrovano protagonisti di un evento storico senza esserne convinti fino in fondo.Notevole la prova di un giovane e doppiato Mario Brega
Sceneggiano Age & Scarpelli,Continenza e Scola & Maccari
Difficile dire cosa sia stata Roma per il cinema - e non solo per quello italiano - senza cadere nella retorica e nei luoghi comuni. Solo poche città al mondo (Parigi, New York, forse Londra) hanno saputo occupare lo…
Non sono romano, anche se ho vissuto a Roma per 16 anni. E poche volte riesco a ridere per le battute. Ma quando vedo Brega in uno di questi film, non riesco a trattenere il riso, tanto è irresistibile. Brega è "er…
Il ritratto dell'Italia spaccona, violenta, dalla facciata rassicurante e gloriosa del fascismo viene completamente sovvertito nel racconto di due antieroi che ricordano abbastanza da vicino quelli della Grande guerra monicelliana di soli tre anni prima. Disperati, affamati, cadono nella facile trappola fascista fatta di lusinghe, promesse vaghe e minacce certe, rassicuranti paroloni che formano…
Viva l'Italia, l'Italia liberata / l'Italia del valzer, l'Italia del caffè. / L'Italia derubata e colpita al cuore, / viva l'Italia, l'Italia che non muore. / Viva l'Italia, presa a tradimento, / l'Italia assassinata…
Uno dei capitoli più bui della nostra storia, è rappresentato con abilità, sensibilità, umorismo e leggerezza dal grande maestro Dino Risi, che realizza una commedia storica intelligente, interessante e divertente. E', di fatto, un film comico ma riesce ad essere straordinariamente incisivo ed è ricco di gag spiritose ed esilaranti. Sceneggiatura ottima…
Uno dei migliori film di Risi, regista spesso mediocre e sopravvalutato. Qui, con la coppia Gassman-Tognazzi, racconta con freschezza e amara ironia, quella crociata di straccioni che, grazie all'inettitudine della monarchia sabauda, passò tristemente alla storia come la marcia su Roma. Nulla di nuovo, già all'epoca, intendiamoci, ma la vicenda di questi due disgraziati reduci…
Erano anni belli questi,in cui il cinema italiano era bello e solido(con questo:anche oggi,rispetto ad anni fa,ci si sta muovendo...),e nei quali i divi e i registi si facevano dispetti o si impermalivano perchè per un film veniva scelto Mastroianni al posto di Sordi,o Gassman al posto di Manfredi,o ancora perchè ad un autore veniva in mente di girare un film su un argomento pensandoci prima…
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Commenti (6) vedi tutti
In effetti Tognazzi è abbastanza spento, ma il film è carino e piuttosto ironico... se non realista parlando di tutto quanto è stato disatteso dal fascismo. Dalle promesse alla realtà. 7,5
commento di BradyBruttino Stagionato. Gassmann tiene, ma Tognazzi non dà spalla: è cotto
commento di feliniFilm comico riuscito che mostra uno dei capitoli più tristi della nostra storia.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiGassman e Tognazzi, nei panni di novelli fascisti arruolati dal loro ex capitano, ironicamente ci introducono alla nascita di questo nuovo movimento che diventerà poi così tragicamente importante.
commento di ENNAHBella caratterizzazione dei personaggi da parte di Gassman e Tognazzi per un film divertente e che ci rinfresca anche un pò la memoria su qualche fatto storico avvenuto nel nostro Paese. Voto 7
commento di jeffwine