Regia di Susanna White vedi scheda film
Torna la tata di Emma Thompson, quella che fu di Christianna Brand, autrice di una famosa serie di libri a lei dedicati. Che fosse il pallino dell’attrice britannica si era capito. La portò al cinema cinque anni fa, scrivendo una piacevole sceneggiatura e interpretandola in maniera divertita. Allora, con il titolo di Tata Matilda, senza il botto del suo sequel. Questa volta si contano alcune assenze ma la storia non cambia. La tata magica, che ricorda tanto Mary Poppins, appare solo se c’è bisogno, come a casa Green, dove una madre è alle prese con cinque monelli, e il marito è al fronte. Anche il seguito piacerà ai più piccini, a tutti coloro cresciuti leggendo James Barrie, Lewis Carroll e Roald Dahl, gusto del fiabesco e umorismo mai disgiunto dalla morale. Ci sarebbe piaciuto rivedere Colin Firth e Angela Lansbury, sublimi nel precedente cast All British. E manca un po’ la vivacità del regista-pubblicitario Kirk Jones. Ma se la cavano anche Ralph Fiennes e la regista Susanna White, immersi fino al collo in scenografie dal tipico sapore tardo vittoriano. Dietro Tata Matilda e il grande botto c’è una grande tradizione di teatro. È questo il bello. Una spruzzata di magia, e il racconto è servito.
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