Regia di Werner Herzog vedi scheda film
Alive and kicking in the US
Werner Herzog resta vivo e vegeto: il suo trasferimento in terra americana non ha seccato la sua vena creativa e resto convinto che continuerà a darci film unici e inconfondibili.
Qui la sua collaborazione con David Lynch ci regala un'altra espolorazione nei meandri dell'uomo, un ritratto di un altro marginale nei suoi tortuosi e labirintici percorsi. Come al solito, chi lamenta incomprensibilità della trama, squilibri nella narrazione, poca chiarezza espositiva non ha capito nulla del cinema di Herzog (e probabilmente mai lo capirà, forse è meglio che si dedichi ad altro) : al grande tedesco non interessa raccontare, interessa rappresentare visivamente le tensioni, le atmosfere, le inquietudini dell'uomo moderno, di un singolo piccolo uomo che diviene metefora dell'umanità intera.
E per fare questo non servono chiacchiere, non servono storie, servono solo immagini, visioni, rappresentazioni : e qui come al solito ce ne sono a sufficienza per soddisfare gli occhi più avidi di sollecitazioni: le foreste peruviane di Aguirre, il deserto suburbano di San Diego, gli spazi lugubri e soffocanti di un teatro di dilettanti, la figura fagocitante e cannibale di Grace Zabriskie (lychana al massimo grado), le spiazzanti inconografie di animali come struzzi e fenicotteri.
Continua così Werner!
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