Regia di Werner Herzog vedi scheda film
L'ultimo film di finzione di Werner Herzog possiede indubbi pregi ma, secondo me, anche alcuni difetti che ne fanno un'opera diseguale ma comunque meritevole della visione, come del resto tutta la sterminata filmografia del cineasta.
'My Son, My Son' è stato prodotto da David Lynch e non a caso qualche sequenza ricorda un po' le atmosfere 'malate' del regista di 'Mulholland Drive': ad esempio quella nell'appartamento negli istanti concitati che precedono l'assassinio della madre (interpretata da Grace Zabriskie, già madre della celebre Laura Palmer di 'Twin Peaks') del protagonista, reso alla perfezione da Michael Shannon. Invece altre prendono ispirazione dalla pittura, poiché, quando lo stesso Shannon va a trovare un allucinato Brad Dourif in campagna, gli attori vengono immortalati in una sorta di fermo-fotogramma (che però impercettibilmente si muove) che li fa sembrare dei soggetti all'interno di un quadro.
Non mi sono piaciuti molto i dialoghi, spesso pomposi, e il finale, decisamente fiacco.
Nei panni di uno dei due poliziotti che negoziano con il matricida Willem Dafoe, in una prova non tra le sue più significative, ma è più una questione del ruolo in sè, che non offriva particolari slanci recitativi all'attore.
Voto: 7 (v.o.s.)
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