Regia di Shari Springer Berman, Robert Pulcini vedi scheda film
Film insolito, stralunato e divertente "Un perfetto gentiluomo" di Shari Springer Berman e Robert Pulcini (quelli di "American Splendor" e "Il diario di una tata").
Tratto dal romanzo di Jonathan Ames, racconta la storia di Louis (un sempre bravo e convincente Paul Dano), giovane in cerca di sé stesso che a New York conosce uno strano personaggio, Henry Harrison (Kevin Kline). Louis affitta una stanza in casa sua, e si mette anche - dopo aver conosciuto il suo "mondo" e le sue stranezze - a farne lo stesso lavoro: l'extra man del titolo originale è l'accompagnatore che le signore dell'alta società richiedono quando serve un "uomo in più" a ricevimenti e feste.
Un ruolo che richiede portamento, educazione, conoscenza del bon-ton (un "perfetto gentiluomo") e - all'occorrenza - la disponibilità a diventare una specie di "gigolò per anziane signore altolocate". Nelle regole di questo strano mestiere Louis troverà un po' di sé, ma convivere con le follie di Henry non sarà affatto semplice.
A complicare le cose l'amore del ragazzo per una ragazza del suo ufficio (Kathy Holmes, carina e poco più) e l'inquietante vicino di casa dalla voce squittente, interpretato da un John C. Reilly molto sopra le righe.
Cast convincente, script originale e alcune trovate molto riuscite non rendono però "Un perfetto gentiluomo" il film che ci si aspettava: brillante ma un po' farraginoso in alcuni momenti, sembra non riuscire a smettere di essere eccentrico e alla fine la sensazione è di vaga pesantezza. Peccato, poteva essere un cult e invece è solo un discreto film da riscoprire.
(http://newamericancomedy.blogspot.it/2012/05/un-perfetto-gentiluomo-extra-man-2010.html)
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