Regia di Dolph Lundgren vedi scheda film
Dolph Lundgren, qui anche regista, l' ho sempre apprezzato ma definirlo come "il re delle arti marziali" mi sembra strano visto che ci sono innumerevoli attori ben più agili. Il film si guarda volentieri ma non si eleva dai tanti b-movie d' azione interpretati dall' attore e il ritmo diventa presto monotono e prevedibile. Comunque simpatica l' idea di cambiare la solita parte dell' ex soldato o dell' ex malavitoso con quella di un batterista metal, ma per il resto non cambia nulla. La storia vede un gruppo di terroristi dell' ex regime sabotare un grande concerto di beneficenza in onore del presidente russo. Questi prendono in ostaggio lo stesso presidente e le relative figlie, ma un poliziotto col prezioso aiuto del batterista di una delle band ( appunto Dolph Lundgren ) sfuggono alla cattura e si mobilitano per salvare gli ostaggi. Il risultato è sulla sufficienza: il film scorre veloce evitando la noia ma senza lasciare il segno e con poche idee originali. Velocemente archiviabile quindi, va bene per un passaggio televisivo
Discreta, gli anni li porta sicuramente bene
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