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L'ultimo dei Templari

Regia di Dominic Sena vedi scheda film

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La recensione su L'ultimo dei Templari

di Immorale
4 stelle

I crociati “pentiti” Behman e Felson, considerati disertori, vengono catturati nel villaggio di Marburg durante il loro viaggio di rientro a casa; per avere salva la vita dovranno scortare una presunta strega fino ad una remota abbazia.


Dominic Sena non ha mai impressionato la platea cinematografica mondiale per l’originalità delle sue proposte, tutte rientranti nel calderone, già molto affollato, di più o meno dozzinali (a parte, forse, il pur non eccezionale esordio “Kalifornia” del 1993 e forse “Swordfish” del 2001) film d’azione prontamente dimenticabili. Non fa eccezione questo “Season of the Witch”, ricordante il titolo di una canzone di Donovan, dove tutti gli elementi di genere che ci si aspetterebbe da un fantasy d’ambientazione “Walpurgisnacht”, con tocchi di desolazione morale e fisica che parrebbero partoriti dalla penna di Alan D. Altieri e presi di netto dalla sua “trilogia di Magdeburg”, sono presenti a profusione. Non una sorpresa, né scenica né sceneggiativa, viene a disturbare la distesa e in fondo bendisposta mente dello spettatore, cullato e rassicurato nel (ri)vedere il consolidamento del proprio immaginario “action” storico e dalla comunque innegabile scorrevolezza del tutto (grazie anche ad una giusta durata complessiva, che supera di poco la “deadline” dei 90 minuti). Un discorso a parte merita “Lui”, la cui mera partecipazione al film basterebbe per fargli guadagnare l’aurea di quasi “scult” e cioè il corpo a questo punto semidivino dell’immarcescibile Nicolas Cage in una delle sue già epiche prove alimentari: vederlo recitare impettito con lo sguardo lasco e le guance tondeggianti, la bocca obliqua a proferir battute stentoree con l’eterna smorfia sbieca del viso (una volta) affilato e indossare le sue epiche capigliature ormai al di là del bene e del male, penso impedirebbero a chiunque di essere troppo cattivo con questo dozzinale lavoro e di considerarlo con la benevola simpatia che si concederebbe ad un “B - -“ movie.

Sulla trama

Risaputa.

Cosa cambierei

Oltre al resto, l'inspiegabile titolo italiano.

Su Dominic Sena

Mediocre.

Su Nicolas Cage

Immortale.

Su Claire Foy

Posseduta.

Su Ron Perlman

Rassicurante.

Su Stephen Graham

Errante.

Su Ulrich Thomsen

Lacerato.

Su Stephen Campbell Moore

Canonico

Su Robert Sheehan

Impulsivo.

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