Regia di Dominic Sena vedi scheda film
Probabilmente, Dominic Sena, ce lo siamo giocato definitivamente. Non che si fosse mai dimostrato un fenomeno di regista ma "Kalifornia" e "Codice Swordfish" avevano pur sempre un loro perché. "L'ultimo dei templari", invece, oltre ad essere il suo film più brutto, è anche la conferma di un'assenza di personalità imbarazzante. Insignificante, noioso e soprattutto già visto, l'ultimo lungometraggio del regista americano non fa altro che annoverare l'ennesimo tonfo sul curriculum di Nicolas Cage e marcare presenza sulle statistiche dei film di genere incentrati su possessioni demoniache, esorcismi e stregonerie varie. Anonimo e prevedibile, pacchiano anche sul versante degli effetti speciali, riesce a sprecare malamente sia il contesto storico da "crociata" che la presenza di grandi caratteristi come Perlman, Graham e Thomsen (per non parlare poi dell'appestato cameo di Christopher Lee). Azione e tensione latitano come non mai, la moralina preconfezionata sul sacrificio è quanto di più banale si possa immaginare e la giustificazione esoterica dell'epidemia grida vendetta a squarciagola. Inconcepibile, ancora una volta, il titolo italiano.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta