La recensione su Il marchio di sangue

di ezio

7 stelle

Un western che segna l'esordio di Alan Ladd nel "genere".

Aiutato dai complici,il ricercato Choya ( Alan Ladd) fa credere al ricco ranchero Lavery ,che l'ha assunto come manovale di essere il figlio rapitogli ancora bambino.Poi il mandante responsabile del rapimento gli ordina di far fuori il falso padre,ma Ladd decide invece di recuperare il figlio rapito per poi riportarlo a casa.E' il primo western di Alan Ladd e devo ammettere che l'attore interpreta il personaggio in modo misurato e convincente,rimane uno degli attori con un grande carisma per il "genere".Una storia insolita e semplice ma che appassiona,senza disdegnare belle immagini di paesaggi tipici che hanno fatto il successo del western.Piuttosto devo annotare una sceneggiatura quasi perfetta nel districarsi delle situazioni per poi terminare in un finale un po' affrettato e tagliato con il coltello,visto in tanti film di questo genere e sicuramente imposto dalle produzioni per compiacere gli spettatori.Dimenticate il finale ma recuperatelo per godere di novanta minuti di buon cinema.....aperto a tutti,non solo agli amanti del genere in particolare.Dirige Rudolph Mate'.