Regia di Rudolph Maté vedi scheda film
Western per molti versi atipico, seppur caratterizzato da luoghi propri del genere. Il protagonista ha buon gioco e sostiene bene il ruolo del macho dal cuore tenero, la storia ha un buon ritmo ed è discretamente avvincente. Il colpo della vita non sarà il classico assalto ad una diligenza ma ad un'eredità, insidiata impersonando le fattezze del figlio di un latifondista ricchissimo, sparito all'età di cinque anni e mai più ritrovato nonostante la ricompensa di 100.000$ offerta per lui.
Il titolo prende spunto dal tatuaggio che il protagonista si fa apporre sulla spalla per imitare la voglia che il perduto ragazzino aveva nello stesso punto, la stessa che servirà ad agganciare la ricca famiglia. Tutto si basa più sulla psicologia dei personaggi che sui tratti tradizionali del genere ma il contesto di fondo è comunque ben delineato, connotando una regia asciutta ed efficace per quanto non imponente. Buon prodotto di genere che si ritaglia il suo spazio per una trama comunque particolare rispetto ai cliché cui ci avevano abituato Ford e gli altri.
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