Regia di Massimo Pirri vedi scheda film
Apocalittico nel titolo (ma anche nella trama non scherza), questo film(etto) di Pirri, regista non proprio famosissimo, si propone di fare il punto nella maniera più drastica e 'scomoda' sul fenomeno del terrorismo in Italia al termine degli anni '70. In realtà già il basso budget e le scelte di casting determinano in partenza un esito infelice per la pellicola, comunque diretta pure in maniera piuttosto sciatta e per una cinquantina di minuti (cioè fino alla realizzazione concreta dell'attentato) decisamente sonnolenta. Un risultato insomma misero, anche perchè le premesse sotto il profilo della critica sociale non erano delle peggiori (in sceneggiatura accanto al regista troviamo Morando Morandini jr. e Federico Tofi); d'altronde Luc Merenda è Luc Merenda... e gli altri attori non sono nemmeno Luc Merenda, quel che è peggio. A parte, chiaro, Lou Castel, che però fa soltanto una comparsata. Finale che ribadisce (con citazione di Bertrand Russell ad hoc) l'importanza di mantenere un profilo non violento nella lotta contro il potere. Pochino, troppo poco davvero, per un film comunque non brutto, ma scialbo. 3,5/10.
Tre insospettabili terroristi sinistroidi si radunano per mettere in atto il colpaccio: l'assassinio del ministro degli interni. L'atto riesce, ma nella confusione che ne segue uno dei tre rimane ucciso; spuntano così i carri armati...
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