Regia di Aaron Aites, Audrey Ewell vedi scheda film
Presentato al Sundance Festival di fronte, c'è da immaginare, ad un pubblico del tutto ignaro e impreparato, è un ritratto del black metal norvegese (gli inizi, i momenti cruciali, l'ideologia) attraverso le parole di alcuni esponenti di spicco tra cui Varg Vikernes, dalla prigione in cui si trova, Leif Gylve Nagell aka Fenriz e Jan Axel "Hellhammer" Blomberg. Girato in modo minimalista e con un approccio neutrale, è utile per farsi un'idea di chi c'è (volto e pensieri) dietro le lugubri maschere di scena.
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