Regia di Luca Miniero vedi scheda film
Ho un ricordo, di qualche lustro fa, di Freak Antoni che cantava qualcosa tipo: “Signore, fammi arrivare primo in classifica. Serve un miracolo… L’hai fatto con Zucchero, fallo anche con me”. Preghiera più che lecita e soprattutto sensata (riguardo al Fornaciari, nullità da zero-a-Sanremo fino a tre mesi prima e improvvisamente diventato artista di grido).
Luca Miniero deve senz’altro ritenersi miracolato al pari di Zucchero se è vero com’è vero che a tutt’oggi il suo film ha incassato qualcosa come 28 milioni di euro. E se è vero (ma è vero davvero??) che per il cinema italiano è giusto tifare, è vero pure che c’è poco da essere soddisfatti di questo risultato, poco da esultare nel sapere gli italiani pronti a sborsare 28 milioni di euro per vedersi Benvenuti al Sud, e viene dietrologicamente da chiedersi quanto belle cose si sarebbero potute fare con quei 28 milioni di euro.
E a chi obbietta che in fondo tanto successo è da salutare positivamente in quanto indice della voglia di riscatto degli italiani contro le derive razziste e/o xenofobe, contro i pregiudizi (che è dai tempi di Totò & Peppino che “Nòios voluvàn savuàr” che va a avanti ‘sta tiritera), una chiave di lettura politica per cui la gente, in fondo, specie quelli del nord, non è vero che odiano i terroni, bhè a queste obbiezioni risponderei che: 1) mancano altri 28 milioni di incassi al box office, che sono di tutti quelli che al terronismo ci credono eccome, e che il film non sono andati a vederlo (beati loro), e 2) che il film è quanto di più politicamente scorretto, anzi bugiardo possibile: un paesello di fantasia, inesistente, marziano, dove tutti son buoni e puliti all’inverosimile, dove (udite uditeeeee!!!!) si fa la raccolta differenziata, le poste funzionano (agli orari sudisti, ma funzionano), non c’è camorra, ‘ndrangheta, criminalità o disoccupazione, lavorano tutti alle poste o al bar della piazzetta, son tutte o strafiche o mammine intente a fabbricare manicaretti… insomma, un pre-miracolo bello e buono. E rispondiamo pure che 3) questo film è spazzatura, piccolo, brutto e nero sotto ogni aspetto, che visto il trailer l’hai visto tutto, che la simpatia di Bisio (e di tutti quanti gli altri) basta appena a storcerti un po’ il labbro per un patetico sorrisino, che è pure un’idea copiata da un altro film, che stanno già preparando il sèquel, e che, in fondo in fondo, alla fine vien voglia di tifare per il cinema pakistano. O industano. Magari anche sudafricano. Tutto, fuorchè italiano.
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