Regia di Luis Prieto vedi scheda film
Luis Prieto, dopo il mocciano Ho voglia di te, rimane in zona teenager con Meno male che ci sei, adattamento dell’omonimo romanzo di Maria Daniela Raineri. Al centro della vicenda: Allegra e Luisa, entrambe affezionate a Federico, padre della prima e amante della seconda. Quando il destino sottrae in un sol colpo i genitori ad Allegra, la ragazza scopre la tresca del padre e decide di conoscere Luisa. Ci sono un ragazzo appassionato di cinema, di cui Allegra si invaghisce faticando però a fidarsi, e un bello e maledetto compagno di scuola, pronto a cogliere l’occasione per una nuova conquista. Non mancano i passaggi drammatici, in particolare nel rapportarsi di Allegra all’universo maschile, e si osano anche situazioni scabrose più esplicite di quanto ci si potesse aspettare. Per bilanciare il tutto, hanno funzione di alleggerimento i nonni e il chiacchiericcio delle colleghe di Luisa, Silvia e Barbara. Quest’ultima è intepretata dalla Teresa Mannino di Zelig e infatti il livello umoristico è più da scenetta di cabaret che da Sex and the City. Inoltre la voce over della protagonista, pretenziosa e presuntuosa eppure ignorante, finisce per irritare e le dinamiche della giovinezza urlate ed esasperate risultano fasulle. Non male il tentativo, ma l’esecuzione lascia troppo a desiderare.
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