Regia di Anne Novion vedi scheda film
Mi è proprio piaciuto, quasi con un po' di stupore, perché non ci scommettevo un gran chè prima di iniziare. Invece ho visto che è fatto bene ed è originale, per situazioni e argomenti. La delicatezza nel mostrare, l'usare l'allusione e l'accenno piuttosto che il mettere sul piatto sono elementi da apprezzare e non così frequenti nel cinema contemporaneo. Ha pure il pregio di raccontare avvenimenti che assomigliano molto alla vita reale, anche per il tono con cui vengono inscenati. Gli stessi personaggi sono realistici e descritti bene, sebbene con pochi tratti. E' un film che parla di sentimenti più o meno nascosti, senza essere affatto sentimentale. Ho trovato interessante la dinamica che si instaura tra i personaggi e le tensioni sotterranee che innervano le loro azioni. Specialmente le tre donne, in modo molto femminile, agiscono mosse da ragioni che quasi mai ammettono o dicono chiaramente: una gelosia incofessata, una ripicca nascosta, una rivalità, una delusione sentimentale, la fuga da una situazione. Mi è piaciuta anche la piccola vicenda dell'amoretto della ragazza per il biondo affascinante del villaggio. Il decorso della piccola tresca è mostrato con molto realismo e sensibilità. Ma sono tutte le vicenduole che accadono ai personaggi in quel piccolo centro svedese che potrebbero accadere nelle vacanze di chiunque. Azzardo persino l'idea che il film racconti avvenimenti autobiografici della regista. Bella anche l'ambientazione tra mare, isole e prati verdi. E' un film che è una piacevole boccata d'aria fresca di Svezia.
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