Regia di Anne Novion vedi scheda film
Per festeggiare il diciassettesimo compleanno della figlia Jeanne (Anaïs Demoustier), Albert (Jean-Pierre Darroussin) si reca sull’isola di Styrsö, in Svezia, dove è convinto di trovare un leggendario tesoro vichingo. Con suo disappunto trova invece che la casa che aveva prenotato è ancora occupata da Annika (Lia Boysen), la proprietaria, e dalla sua amica Christine (Judith Henry). Per il suo esordio, Anna Novion sceglie un racconto di formazione, fatto di donne in attesa - noblesse bergmaniana oblige - e di uomini che stanno a guardare senza capire. Accennando con garbo e con tutto il disincanto del caso a impossibili tempi delle mele, la Novion scruta impercettibili sussulti del cuore mentre tentano di farsi largo fra artritiche malinconie e spaventate timidezze. Impegnato a cercare il suo tesoro, Albert rischia di perdere la figlia e Jeanne scopre a sue spese che non sempre ciò che si trova è il tesoro che si pensava che fosse. Filmando con discrezione, la Novion lavora gli spazi intorno ai suoi personaggi. Quintessenzialmente francese, Il viaggio di Jeanne, nonostante il suo gentile e prevedibile manierismo, è espressione di una economia narrativa che difetta drammaticamente al nostro cinema.
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