Ogni estate, in occasione del compleanno della figlia Jeanne, Albert la porta a visitare un nuovo paese d'Europa. Per i suoi diciassette anni, sceglie una piccola isola svedese, convinto di trovare il tesoro perduto di un antico vichingo. Ma la casa affittata per il soggiorno è già occupata da due donne: Anika la proprietaria del posto, e Christine, una sua amica francese. I progetti che Albert aveva pianificato per la vacanza verranno completamente scombussolati, suscitando l'approvazione di Jeanne.
Note
Filmando con discrezione, la Novion lavora gli spazi intorno ai suoi personaggi. Quintessenzialmente francese, Il viaggio di Jeanne, nonostante il suo gentile e prevedibile manierismo, è espressione di una economia narrativa che difetta drammaticamente al nostro cinema.
VOTO : 6,5.
Commedia francese in trasferta svedese (l’ambientazione funziona bene), molto semplice nell’esposizione, ordinata, ma anche simpatica ed in grado di alternare momenti godibili ad altri più riflessivi senza eccessi ne tanto meno volgarità.
Albert (Jean-Pierre Daroussin) e la figlia diciassettenne Jeanne (Anais Demoustier) ogni estate fanno una vacanza in terra straniera.… leggi tutto
Mi è proprio piaciuto, quasi con un po' di stupore, perché non ci scommettevo un gran chè prima di iniziare. Invece ho visto che è fatto bene ed è originale, per situazioni e argomenti. La delicatezza nel mostrare, l'usare l'allusione e l'accenno piuttosto che il mettere sul piatto sono elementi da apprezzare e non così frequenti nel cinema… leggi tutto
Freddo e algido come il paesaggio della Scandinavia, il film di Anna Novion. Nonostante si tratti di un racconto di formazione, il cui pretesto é una vacanza in una delle più belle terre del continente, fra paesaggi mozzafiato, di un padre e di sua figlia, alla ricerca del tesoro del vichingo Johannes Oberg. Da anni, la giovane Jeanne festeggia il suo compleanno con il padre Albert… leggi tutto
Mi è proprio piaciuto, quasi con un po' di stupore, perché non ci scommettevo un gran chè prima di iniziare. Invece ho visto che è fatto bene ed è originale, per situazioni e argomenti. La delicatezza nel mostrare, l'usare l'allusione e l'accenno piuttosto che il mettere sul piatto sono elementi da apprezzare e non così frequenti nel cinema…
Ogni estate, per festeggiare il compleanno della figlia Jeanne, Albert la porta a visitare un paese europeo. Per il diciassettesimo anniversario, ha scelto una piccola isola svedese, dove spera ingenuamente di scoprire il tesoro perso secoli prima da un leggendario vichingo. Giunti sul posto, padre e figlia scoprono che, a causa di un malinteso, la casa affittata per il soggiorno è già…
VOTO : 6,5.
Commedia francese in trasferta svedese (l’ambientazione funziona bene), molto semplice nell’esposizione, ordinata, ma anche simpatica ed in grado di alternare momenti godibili ad altri più riflessivi senza eccessi ne tanto meno volgarità.
Albert (Jean-Pierre Daroussin) e la figlia diciassettenne Jeanne (Anais Demoustier) ogni estate fanno una vacanza in terra straniera.…
Una crescita sentimentale in un contesto anomalo ed efficace, una rappresentazione stessa della Svezia con locations che partecipano alla storia stessa. Una storia sfuggente che mai si adagia su situazioni standard, facilmente individuabili, natura e personaggi bene si amalgamano e sembrano non offrire nessuna possibilità di calore sentimentale e che quindi fanno sentire Jeanne…
L'aforisma di Orazio (Epistole a Bullazio, libro I, lett. XI), riproposto in modo simile da Seneca (Animum debes mutare non caelum) nelle Epistole a Lucilio, mette in evidenza la futilità del viaggiare per…
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Commenti (1) vedi tutti
Delicato.
commento di Oss